venerdì 24 dicembre 2010

Recensione R'n'R Christmas! Likely Lads + The Bumpkins + Almostness + Pencil Cakes + Rainox @ Ligera


Nemmeno una piovossisima Milano e il fatto che siamo a due giorni da Natale ci impediscono di andare al Ligera, anzi! Stasera si preannuncia essere una grandissima serata di divertimento e festa.
I Rainox aprono le danze: la band è capitanata da una cantante donna, piccolina ma con una voce davvero potente. Anche la bassista è della stessa statura della cantante; io l'ho sempre detto che nella botte piccola c'è il vino buono. Il resto della band è composto da ragazzi con bandana e magliette rock 'n' roll in perfetto stile Guns 'n' roses, e infatti alla fine del live ci propongono la bellissima cover di “Sweet child o' mine”. I Rainox sanno roccheggiare per bene, c'è da dargli solo un po' di tempo per crescere e maturare.
I secondi in scaletta sono i Pencil Cakes. Il locale si è ormai riempito per bene e finalmente non fa più freddo. Quando mi avvicino al palco per vedere il live dei Pencil Cakes, vedo spuntare da sotto la chitarra del cantante due palle... natalizie (legate alla cerniera dei pantaloni...!). Il loro stile è inconfondibile: il cantante, ma anche gli altri membri della band, intrattengono il pubblico e sanno come far divertire, ridere e ballare. Suonano cover sulle quali non puoi proprio stare fermo. Come non nominare “Roadhouse blues” dei Doors o “Shoot the runner” dei Kasabian, che ti fa gasare tantissimo. La gente balla e sembra che nell'aria ci sia davvero qualcosa di strano; più che una serata normale di live sembra una vera e propria festa. Metà dei presenti indossa un cappellino da Babbo Natale (Ah, anche i Pencil Cakes hanno suonato con il cappellino!).
Poi è il turno dei Bumpkins. Se prima la gente si limitava a ballare adesso fa davvero casino. I loro pezzi sono davvero belli e orecchiabili, anche se alcuni di quelli nuovi suonano abbastanza simili. Però suonano esattamente il genere di punk rock che piace a noi, quello originale e brillante che non ti molla mai, con i suoi ritornelli da cantare a squarciagola e il sound stile Queers.
Penultimi a salire sul palco del Ligera sono gli Almostness, band formata da quattro giovani ragazzi milanesi. Guidati da influenze indie rock - un misto travolgente tra Arctic Monkeys, Strokes e Rooney - si presentano ancora un po' tecnicamente acerbi, ma con qualche sala prove in più per affinare la tecnica e una presenza scenica da rafforzare, potrebbero davvero fare grandi cose. Il loro talento traspare soprattutto dall'originalità con cui sono stati scritti i loro pezzi (da citare “Lucky loser”), e visto la giovanissima età (vanno tutti al liceo!) non è cosa da tutti i giorni.
Alla fine non rimane che chiudere la serata in bellezza; l'ultima band sono niente-popò-di meno che i Likely Lads. Il clima si è fatto bollente e il pubblico dei Lads, ormai enorme, è agitato e scatenato molto più del solito. Inutile ribadire quanto siano bravi; il loro power/pop rock è coinvolgente a livelli spaventosi. Tutti, ma proprio tutti, saltano e cantano. Non c'è un attimo di tregua, tutti i loro pezzi sono speciali, le cover che propongono suonano magiche ed è il delirio quando parte il pezzo di chitarra di “What became of the likely lads?”, canzone storica dei Libertines che ha dato il nome alla band e che per molti di noi là sotto al palco rappresenta una specie di inno.
Quando tutto finisce tocca a “Cava dj” intrattenere la gente. A quest'ora (ormai è l'una e mezza) durante le altre serate, i musicisti e tutti i presenti cominciavano a raccogliere la loro roba e avviarsi verso casa e rimanevano a ballare pochissimi coraggiosi/e. Ma stasera il palco del Ligera viene invaso da almeno una ventina di persone che si cimentano in balli e coreografie che vengono interrotte soltanto dal grande capo (i piani altri del Ligera) staccando la spina della consolle. La festa finisce in un “buuu” generale, ma non ricordo di essere andata via dal Ligera a quest'ora e ancora così carica.
Ci voleva proprio una serata del genere, sono convinta che la depressione natalizia sia stata spazzata via. Auguri a tutti!


Recensione di Arianna
Foto di Flora

giovedì 23 dicembre 2010

Greedy Mistress - A Compulsive Need Of You


Devo proprio dirlo... L’hardcore non è il mio genere! Se devo essere sincero l’idea di recensire quest’album non mi entusiasmava nemmeno troppo… Però mi sbagliavo! Mi è bastato un ascolto per rendermi conto che quest’album ha sicuramente un’energia e delle sonorità che meritano una certa attenzione. I Greedy Mistress dopo un tour americano e la pubblicazione di 2 cd, uno split e un Ep, con questo nuovo lavoro hanno fatto davvero centro. “A Compulsive Need Of You” suona molto HC anni 80 Made in the Usa, ricordando a tratti band come Antiseen, senza però cadere nel banale e ripetitivo. La batteria corre
a 100 all’ora spingendo ritmi sincopatici e paranoici alternati ad assolini divertenti e di certo non noiosi.
I brani migliori sono sicuramente “Romanian Love” e “(Big) Members Only”. 
Il mio consiglio? Dategli almeno un ascolto su myspace! Non ve ne pentirete.
 

Beat Pop Live present: R'n'R Christmas! Likely Lads + The Bumpkins + Almostness + Pencil Cakes + Rainox @ Ligera!


Rock'n'Roll Christmas!!!
III Edition!!!

&

GAS BHIRTHDAY PARTY!!

With:

Likely Lads
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Almostness
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The Bumpkins
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Pencil Cakes
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Rainox
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+ Cava Dj Set

5 band a soli 3 euro!!!!

dalle 21!!!!

al Ligera via padova 133!!
IL ROCK 'N' ROLL CHRISTMAS E' GIUNTO ORMAI ALLA SUA TERZA EDIZIONE!!

domenica 12 dicembre 2010

Recensione Giobia + The Nostalgics + Pocket Chestnut + Red Roosters + K.A.U. Dj Set! @ Ligera


Arrivo al Ligera alle nove e mezza passate. Non c'è molta gente e ci rimango un po' male, perché ultimamente le serate live in quel di Via Padova portavano un casino di persone.
Un po' più tardi sale sul palco la prima, giovanissima band: i Red Roosters. I quattro ragazzi ci propongono nient'altro che l'essenza nuda e cruda del rock. Non per altro si ispirano ai gruppi storici degli anni 60 e 70. Sembrano un pochino spenti, mi ricordo di averli visti più carichi. Comunque dopo qualche pezzo si scaldano e riescono a trasmettere con entusiasmo quella sana passione per il rock che li accomuna e li stimola, e finalmente traspare dagli strumenti e dalla voce del cantante una carica maggiore. Sicuramente il fatto che il locale non è pieno non li ha aiutati molto.
Fortunatamente quando finiscono di suonare, corro fuori a fumare una sigaretta e mi accorgo che la serata sta prendendo una piega diversa: il Ligera si sta riempiendo piano piano, la gente arriva ad ondate. Sarà che i secondi in scaletta si chiamano Pocket Chestnut? Si, sicuramente. Non puoi sbagliarti nel riconoscerli, perché ad ogni loro concerto spuntano sul palco oggetti di ogni tipo, musicali e non: un fiore rosso attaccato al microfono, una pannocchia di plastica, una rana di gomma, qualche altro oggetto (al quale non so dare dei nomi precisi!) che produce un suono particolare. I testi sono originali, ma la cosa che colpisce di più è l'insolita e incredibile energia, mista a malinconia, che si sprigiona tramite la voce e la gestualità del cantante. Canta la metà dei pezzi ad occhi chiusi, con una voce concitata ed emozionata. Si vede proprio che “se la sente dentro” la musica. Il loro album d'esordio si chiama “Bedroom rock 'n' roll” e l'atmosfera che riescono a ricreare dal vivo è proprio questa; una sorta di rock/folk che ti cattura e ti trasporta, ma che allo stesso tempo ti fa venir voglia di sederti beato e tranquillo in un angolino, magari su una poltrona morbida, e lasciarti cullare.
Poi il Ligera, ormai finalmente pieno come da copione, si prepara per un grande ritorno, quello dei Nostalgics. Li avevamo lasciati qualche mese fa, carichi come non mai, ma nel frattempo si sono dati da fare registrando il loro primo EP “Time is a Luxury”. Si dimostrano maturi, preparati ed ordinati. La presenza di una donna, la bassista, con i suoi cori leggeri e angelici, contribuisce moltissimo a rendere i Nostalgics una band perfetta dal punto di vista stilistico e armonico. I loro pezzi sono freschi e leggeri, caratterizzati da motivetti e ritornelli efficaci, capaci di farti battere i piedi a ritmo di musica. Dal vivo i quattro nostalgici non propongono cose eccezionali, si limitano ad eseguire le loro canzoni senza particolari intro o fronzoli vari, ma non si potrebbe chiedere nulla di più ad una band che è capace di regalare attimi così magici e sofisticati in maniera così semplice e diretta.
Il clima che le due band centrali avevano creato fin'ora viene spaccato dall'ultimo gruppo chiamato ad intrattenere il pubblico questa sera al Ligera, I Giobia. E' il momento di lasciare di nuovo spazio a sonorità più rudi e psichedeliche. I quattro Milanesi trasmettono energia, sono forti e aggressivi. Sembrano un fiume in piena pronto a esondare gli argini. Ascoltandoli dal vivo per la prima volta mi sembra di capire che il loro è un lavoro maggiormente strumentale; la loro musica è una specie di illusione acustica che riporta le orecchie degli ascoltatori a tempi un po' lontani, ricreando perfettamente l'ambiente 60's garage. Sicuramente c'è da dedicare ai Giobia un ascolto approfondito del loro secondo album “Hard Stories” che promette un viaggio a metà strada tra la lucidità e l'allucinazione.
Alla fine dei live, come al solito, c'è sempre qualcuno che ballicchia e canticchia vicino alla consolle dei Djs sorseggiando gli ultimi sorsi di birra, e mentre i musicisti finiscono di sistemare le cose si saluta tutti e si vola a casa, o magari a mangiarsi un panino con la salamella.


Recensione di Arianna

giovedì 9 dicembre 2010

Beat Pop Live present: Giobia + The Nostalgics + Pocket Chestnut + Red Roosters + K.A.U. Dj Set! @ Ligera


Beat Pop Live Present:


- GIOBIA

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- THE NOSTALGICS

The Nostalgics on MySpace



- POCKET CHESTNUT

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- THE RED ROOSTERS

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+


KIDS ARE UNITED DJ SET.



@ LIGERA

VIA PADOVA 133

INGRESSO 5 EURO!!

INIZIO ORE 21 E 30!!

Interview with Assyrians!


INTERVISTA A MARCO GIUDICI, VOCE, CHITARRA E ORGANO DEGLI ASSYRIANS

Parlaci della tua band, gli Assyrians
Gli Assyrians sono formati da tre, o forse quattro, persone. Juju si occupa delle chitarre e del farfisa, Dandy dei tamburi e Marco del basso. Si sono formati dopo l'ultimo ottobre, impegnandosi subito in delle sessioni di registrazione di alcune promo tracks.

La vostra biografia (che si può trovare qui: Bio) è molto particolare ed insolita; perchè avete scelto di descrivervi così? da dove avete preso spunto, anche per la scelta del nome Assyrians?
Non sarei stato capace di scriverla in modo diverso, mi è venuto più spontaneo fare in questo modo ed ogni altro tentativo sarebbe risultato artificioso. Non è un'invenzione di punto in bianco: c'è più verità di quel che sembra.
La scelta del nome si riconduce alla nostra volontà di chiamarci con un nome di un popolo, ci piaceva l'idea ed il suono della parola che abbiamo scelto.

Ognuno dei componenti degli Assyrians suona già in altre band; come mai la scelta di suonare in un nuovo gruppo? cosa vi ha uniti?
Credo che ci abbia uniti la volontà di provare a produrre qualcosa che non suonavamo con gli altri gruppi, ispirandoci al nostro gusto comune.

Quali sono le band o i modelli principali a cui vi ispirate?
Sono molte le influenze, ti posso dire che ciò che ci ispira maggiormente sono i gruppi psych, popsike e freak beat di fine anni '60 (Kaleidoscope inglesi, Pink Floyd di Syd Barrett, Marc Bolan - sia con i John's Children che con i Tyrannosaurus Rex - , Creation, Majority, Fleur De Lys, Factory, Love, Electric Prunes, ecc). Poi ci sono anche diverse band di neo-psychedelia degli anni '80, tre su tutte: Spacemen 3, Dukes of Stratosphear e Three o' Clock. I Kinks.

Quali sono i vostri progetti futuri?
Immagino di suonare qualcosa di cui essere soddisfatti, anche nella possibile prospettiva di suonare in giro e di essere prodotti.


- RECENSIONE - 
Questa volta ci occupiamo di una recente formazione, un trio: Juju, Dandy e Mavers. Loro sono gli Assyrians.
Coraggiosi e intraprendenti si affacciano sulla scena-non scena con una demo; si fanno spazio nel pop psichedelico, un genere non troppo in voga soprattutto qui in Italia.
I loro brani sono atmosferici, quasi come un viaggio ad occhi aperti nell'inconscio, un sound dream psycho-pop.
"Buccaneer's Memories" si apre come fosse una parata militare, la batteria ci lancia colpi martellanti in stile banda, i riff di chitarra ti riportano con la testa ad uno scenario western; il pezzo riceve la spinta decisiva nella parte centrale, con una scarica che lo rende decisamente magnetico.
La fiera e imperante "Fossyl", secondo brano della band milanese, si presenta con un ritmo crescente e una voce trascinante, avvolgente, ovattata il termine giusto, che risuona come un eco lontano. Lo stile marching band viene riproposto in questa traccia e rimane pressappoco in tutte le altre.
Il viaggio prosegue con "The emerald tale", pezzo lento e lineare che genera un inconfondibile flusso di suoni e visioni; un'altra dimostrazione della sensibilità di questa band nel saper utilizzare refrain accattivanti ed una psichedelia seducente fondata sull'ipnosi dei suoni con un presupposto stilistico replicato.
Il quarto pezzo "Hellebore", è forse il più incalzante dimostrandosi più vivace sul piano ritmico.
Degli Assyrians suggestivi che portano l'immaginario a confondere la realtà, come un'allucinazione, come un'illusione ipnagogica, dove le percezioni visive, uditive e tattili si fondono l'una con l'altra catapultandoti in un'altra dimensione sensoriale; un'esperienza mentale che si manifesta sotto forma d'immagini, per poi scomparire lasciando il posto ad un sonno ristoratore.
I tre musicisti fanno valere il proprio background psichedelico e noi marciamo sulle loro frequenze, marciamo insieme agli Assyrians. 



Recensione di Catia

giovedì 2 dicembre 2010

Beat Pop Live present: LABYRINTH! With DAISY CHAINS & BOB IN THE BOX


OPPOSTICONCORDI PRESENT:

LUNEDI 6.12.10

LABYRINTH!

In una location labirintica, dall'aperitivo (o cena su prenotazione), fino a notte fonda: Burlesque Show, Indie & Rockabilly Bands e 5 sale con la migliore musica alternativa!!


IN SALA 2 (SALA YOUTH) APRIRANNO LA SERATA ELETTRONICA:


DAISY CHAINS

Daisy Chains on MySpace

&

BOB IN THE BOX

Bob in the box on MySpace



TUTTO QUESTO IN VIA TIRANO 14, PADERNO DUGNANO, MILANO!

Da Milano via Fulvio Testi: prosegui dritto fino a imbroccare la Milano-Meda. Dalla A4: uscita Cormano seguire per Meda fino a imbroccare la Milano-Meda. Sulla Milano-Meda uscita 7 Veredo rientrare sulla Milano-Meda in direzione Milano e subito a destra dopo 30 metri c'e via Tirano,in fondo a sinistra il club!