martedì 1 febbraio 2011

Recensione K.A.U.! + Cheap Mondays + Chaos Surfari + Femme Fatale + The Fucktory @ Ligera


Ore dieci al numero 133 di Via Padova. Il Ligera è già pieno, che ci crediate o no. C'è un po' di agitazione nell'aria perché la serata di stasera si apre con un grande debutto: i Fucktory. Un pochino impacciati (ma in fondo neanche tanto!) salgono sul palco e sotto di loro si stipano subito una ventina di persone. Tra urla e incitamenti, quando i Fucktory cominciano a suonare sembrano subito sentirsi molto di più a loro agio. La cosa più incredibile e originale è che suonano tutti pezzi scritti da loro. Ottimo anche il contrasto tra le due voci (quelle dei due chitarristi). Insomma, tra chitarre sparate alle stelle e voci graffiate e graffianti sporcate da un filo di malinconia, spunta quell'emozione tipica della scena indie-pop e anche se c'è ancora molto su cui lavorare sembra che i Fucktory siano sulla buona strada... aspettiamo i prossimi live!
Poco dopo tocca ai Femme Fatale, la nostra band alessandrina preferita. Li ho già visti più volte live, ma solo oggi mi sono accorta di quanto riescano a migliorare di concerto in concerto. I loro live sono semplicità ed energia, il loro stile duro e gentile allo stesso tempo è in continua evoluzione. Se dovessi descriverli a qualcuno che mi chiede così di getto “ma come sono le loro canzoni?” io risponderei che sono quel tipo di band che ti regala dei pezzi da soundtrack, da camminata, da tram affollato nel centro della città; di quelli che te stai sotto al palco o con le cuffie nelle orecchie a farti dei filmini mentali infiniti che però vengono bruscamente interrotti dall'amara realtà... tipo uno che ti urla “oh, guarda dove vai cretina!”. Ecco, quando si mettono a suonare “I'm surely gonna miss you” provo esattamente questa sensazione, bella ma tormentata.
Quando finiscono di suonare, il casino di gente e il prossimo gruppo che sta per salire sul palco mi riportano alla realtà.
E' il turno dei Chaos Surfari, una super band formata da cinque elementi provenienti da alcune delle migliori band underground del panorama italiano: Enrico dei Pink Rays, Davide dei Merci Miss Monroe, Vincenzo dei Samurai e Gaetano dei The Record's. I Chaos Surfari sono un misto perfetto tra Wavves, Nirvana sottopressione e Birthday Party, tutto in salsa molto anni 90. I pezzi sono interessanti e complessi nella loro breve durata, quasi mai oltre i tre minuti. Da segnalare “A”, “The eyes, they are crazy” e “Do something” che è forse la migliore. Venticinque minuti scarsi di ottimo show energico, fatto da cinque ottimi musicisti.
Il gran finale è tutto nelle mani dei Cheap Mondays, gruppo bergamasco dalle sonorità indie-rock in stile Bloc Party. I loro pezzi sono per la maggior parte veloci, alcuni gridati, frenetici, quasi meccanici; “Damasco” è forse la più classica, ma poi spiccano brani più intraprendenti e sprezzanti come “White Peach” e “Skeptics”. Riff orecchiabili, batteria superfast e schitarrate alte sono le loro principali caratteristiche. Una perfetta macchina live caratterizzata da un forte entusiasmo, che piace e fa scatenare tutti per bene sul finire della serata.


Recensione di Arianna
Foto di Virginia

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