giovedì 21 ottobre 2010

The Manges – Bad Juju


Nel panorama Punk Rock Italiano c’è una band che dal lontano 1993 porta avanti la bandiera Ramonsiana. Una band che, pur rimanendo nell’ambito underground, quando suona dal vivo riesce a muovere un numero non indifferente di persone. Una band che è riuscita a portare la propria musica oltreoceano riscuotendo ottime risposte dal pubblico. Questa band risponde al nome di The Manges. Il quartetto spezzino vanta la pubblicazione di 2 album, di 2 cd split, un Lp live, una quindicina di singoli su 7 pollici. Settimana scorsa, dopo 4 anni di attesa, ci ha regalato un nuovo album. Bad Juju è stato registrato ad Atlanta in Georgia ed è stato prodotto da Joe King, membro fondatore e cantante dei Queers.
Già al primo ascolto è lampante la qualità di questo lavoro. 
Stalag 17/Good Morning Campers, brano d’apertura, ha un’energia potente e probabilmente la canticchierete già al secondo ascolto. Lo stesso si può dire di brani come Hit the Punchball e The Last of the Savages.
La Title Track, Bad Juju, è forse la punta di diamante dell’album e racchiude, sia nelle sonorità sia nel testo, l’atmosfera dell’album. “Brutte storie” come le ha definite Manuel Manges in un’intervista a Radio Onda d’Urto. Così come Bad Juju anche Serenity Now riecheggia tantissimo il sound dei Ramones di Halfway to Sanity e Animal Boy. Motion Picture Rest Home invece ci ricorda i Ramones di Plesant Dreams con un ritornello divertentissimo.
Back to the Training Camp, scritta da Ben Weasel appositamente per l’album, suona incredibilmente Riverdales e infatti la melodia rimane impressa in testa a primo ascolto.
SGT. Mouse Band March vanta invece Danny Vapid come coautore e il suo apporto si sente… eccome!
L’attesa dei supporter dei Manges è stata ripagata a pieno e non a caso la risposta del pubblico al Release Party alla Skaletta, storico rock club spezzino, si è fatta sentire: locale pienissimo e brani nuovi intonati da buona parte del pubblico ad appena una settimana dall’uscita dell’album.
Il risultato finale è compatto e veloce, scorre senza fratture ed è da considerarsi un ottimo lavoro. Detto in parole povere: un altro album alla Manges!

Recensione di Ame Bumpkin'

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