Nel panorama Punk Rock Italiano c’è una band che dal lontano 1993 porta avanti la bandiera Ramonsiana. Una band che, pur rimanendo nell’ambito underground, quando suona dal vivo riesce a muovere un numero non indifferente di persone. Una band che è riuscita a portare la propria musica oltreoceano riscuotendo ottime risposte dal pubblico. Questa band risponde al nome di The Manges. Il quartetto spezzino vanta la pubblicazione di 2 album, di 2 cd split, un Lp live, una quindicina di singoli su 7 pollici. Settimana scorsa, dopo 4 anni di attesa, ci ha regalato un nuovo album. Bad Juju è stato registrato ad Atlanta in Georgia ed è stato prodotto da Joe King, membro fondatore e cantante dei Queers.
Già al primo ascolto è lampante la qualità di questo lavoro.
Stalag 17/Good Morning Campers, brano d’apertura, ha un’energia potente e probabilmente la canticchierete già al secondo ascolto. Lo stesso si può dire di brani come Hit the Punchball e The Last of the Savages.
La Title Track, Bad Juju, è forse la punta di diamante dell’album e racchiude, sia nelle sonorità sia nel testo, l’atmosfera dell’album. “Brutte storie” come le ha definite Manuel Manges in un’intervista a Radio Onda d’Urto. Così come Bad Juju anche Serenity Now riecheggia tantissimo il sound dei Ramones di Halfway to Sanity e Animal Boy. Motion Picture Rest Home invece ci ricorda i Ramones di Plesant Dreams con un ritornello divertentissimo.
Back to the Training Camp, scritta da Ben Weasel appositamente per l’album, suona incredibilmente Riverdales e infatti la melodia rimane impressa in testa a primo ascolto.
SGT. Mouse Band March vanta invece Danny Vapid come coautore e il suo apporto si sente… eccome!
L’attesa dei supporter dei Manges è stata ripagata a pieno e non a caso la risposta del pubblico al Release Party alla Skaletta, storico rock club spezzino, si è fatta sentire: locale pienissimo e brani nuovi intonati da buona parte del pubblico ad appena una settimana dall’uscita dell’album.
Il risultato finale è compatto e veloce, scorre senza fratture ed è da considerarsi un ottimo lavoro. Detto in parole povere: un altro album alla Manges!
Recensione di Ame Bumpkin'
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